Accidenti, lo sapevamo: ci avevano avvertiti e tutto sommato eravamo in preallarme, ma quando è arrivato il decreto ci siamo rimasti male, malissimo. Questo secondo confinamento è più difficile del primo per enne motivi, concreti e psicologici.
Fra quelli psicologici, per me, c’è la privazione da “Psiche Lombardia”, una sindrome sconosciuta ai più ma che crea grande frustrazione agli adepti. E io sono fra quelli che ne soffrono.
Gli incontri settimanali erano la mia copertina di Linus e io, allieva indisciplinata di psicoterapeuta e famigliari esperti (ho ancora tanta strada da fare), adesso riconosco ancor di più quanto quella copertina mi teneva caldo.
E vabbè, teniamo duro, sentiamoci fra di noi seppur a spizzichi e bocconi e, soprattutto, continuiamo a coltivare la speranza. Speranza che la pandemia se ne vada definitivamente, che noi riusciamo ad affrontare le nostre vite con serenità e anche, perché no, che le cose migliorino. Può succedere, vero?
Ci hanno insegnato che la crisi può (deve) essere una spinta all’evoluzione. Proviamoci.
Virtualmente (così si può) abbraccio tutta la tribù, e a presto.
Mariarosa Adani
ciao Mariarosa, ti abbraccio e spero con te che la Pandemia si dilegui presto. grazie per il tuo pensiero.