RELAZIONE DI CLAUDIA MANDELLI:
BUDGET di SALUTE e PERCORSI di RECOVERY nei disturbi mentali gravi
28 maggio 2019 Ospedale Niguarda Regione Lombardia.
Clicca il link per vedere la locandina del convegno.
L’occasione del Convegno è la partenza a breve di due progetti, che utilizzano il BdS, uno sull’Ospedale di Niguarda (per 60 pazienti) e l’altro sull’Ospedale dei SS Paolo e Carlo (per 18 pazienti). Il Convegno è diretto al PERSONALE SANITARIO – medici,infermieri, operatori…
Breve Sintesi dei concetti, indirizzi, pratiche emersi
L’Introduzione è tenuta da Fabrizio Starace, presidente della SIEP e autore di un testo, “Manuale pratico per l’Integrazione Sanitaria”, ed. Carocci…persona autorevole, molto preparata e dinamica, chiamata di recente a partecipare a Roma alla Commissione per la Salute Mentale….
L’Emilia Romagna, da cui proviene, sta già attuando il BdS , utilizzando delle schede del Piano Sociale. Di che cosa ha bisogno il BdS? Di un Finanziamento e di un Progetto. Si articola in
- un Albo di soggetti che si candidano garantendo i livelli di intervento
- nella Territorializzazione delle attività
- nella valorizzazione di esperienze pregresse
- nel passaggio da risposte rigide a risposte flessibili
In Italia si sono introdotti BdS a Caserta 2 e a Trieste. Anche a Pavia, nell’Oltrepò e nella Lomellina da tre anni si sperimenta il BdS – dott.ssa Roasio responsabile del progetto: una equipe multidisciplinare si confronta una volta ogni due mesi. Il metodo è l’ASCOLTO, il rispetto delle COMPETENZE e il lavoro con le diverse SOGGETTIVITA’.
Confronta il 1. Modello Biomedico e il 2. Modello BdS(Budget di Salute).
- Paternalismo e Cittadino assistito; 2. Autonomia e Cittadino protagonista
Alla base di questo nuovo tipo di intervento sociosanitario stanno l’unitarietà della persona e la ricerca dell’inclusione sociale – quindi non solo il contenimento del sintomo.
Per la cura delle persone fragili CAMBIAMO I CONTESTI E LE POSSIBILITA’ CAMBIERANNO
Anche le leggi regionali 23 del 2015 e del 2016 prevedono la cura integrata e non solo medico clinica.
Perché non si realizza il BdS?
Per la conflittualità tra area sociale e sanitaria
Per la difficoltà nella suddivisione della quota di compartecipazione (tra il 60% e il 15%)
Per la resistenza del personale sanitario a modificare le proprie pratiche – importante è la formazione
Si riesce ad aggirare l’ostacolo con microgare su singoli progetti.
Il costo a persona è stato calcolato sui 20.000 euro l’anno.
Concetti e richieste ricorrenti nei vari interventi:
personalizzazione dei servizi: il paradigma della relazione si sostituisce al paradigma tecnico. Da un insieme di prestazioni, a interventi generatori di beneficio per soddisfare le esigenze del paziente.
Necessitano indirizzi pianificatori e regole regionali.
I principali attori sono:
la persona e la sua famiglia
il privato sociale per creare opportunità
il servizio pubblico, che deve vincere le tentazioni della delega
In concreto si tratta di attivare la Comunità. Come?
Rafforzando i servizi territoriali
con una Governance condivisa
con l’assemblea dei partners
con la cabina di regia per superare la frammentazione
innovando il sistema di cura, col protagonismo degli utenti
La Residenzialità volano o zavorra? Oggi la residenzialità assorbe il 60/70% delle risorse per la psichiatria, e quel che è più grave è la cronicizzazione. Spesa farmaceutica euro 500.000; residenzialità circa 2.000.000.
Il BdS permetterebbe di curare a casa il soggetto fragile, che diventa protagonista del percorso clinico. Gli operatori raccoglieranno i feedback dei pazienti e lavoreranno in copruduzione con le forze reperibili sul territorio, utilizzando una rete di opportunità: dall’abitare, al coinvolgimento del vicino di casa, a gruppi di attività ludico-sportive, attività espressive di vario tipo, fino ad un possibile avviamento al lavoro….Tutte attività o forme che vanno strutturate secondo un progetto preciso.
Il progetto nasce e si sviluppa per iniziativa dei curanti e di operatori sensibili alla realtà e alla condizione dei pazienti, attraverso il supporto pratico ed empatico di Coperative e Fondazioni, dei familiari, di ESP, utenti esperti, di volontari, di strutture già esistenti.
Si serve di Strumenti e Processi della Presa in carico per un Progetto personalizzato.
L’obiettivo è il cambiamento personale…spesso si nota nei pazienti la mancanza di una capacità di aspirare ad alcunché.
Non si danno soluzioni preconfezionate, si lavora in una prospettiva dinamica e per soluzioni condivise.
IMPORTANTE!
Si è sottolineata l’importanza di un CAMBIAMENTO CULTURALE nei confronti della salute mentale.
Ogni tipo di riabilitazione ha come scopo il reinserimento sociale della persona: lavorare perché la persona fragile possa diventare visibile, possa recuperare la sua identità. In questo lavoro la Comunicazione è estremamente importante, perché dà una maggior serenità.
Si segnalano come particolarmente attivi nell’attenzione ai percorsi di Cura:
Marco Goglio psichiatra della ASST di Valle Olona che dal 2011 si è fatto promotore degli ESP
Davide Motto dirigente della Cooperativa sociale Lotta Contro l’Emarginazione
Don Domenico Storri presidente Associazione iSemprevivi Onlus Milano etc.