Com’è difficile al tempo di Coronavirus non parlare di Coronavirus.
Eppure si dovrebbe, per non fargli prendere il sopravvento
e anche per non correre il rischio di dire inutili sciocchezze.
Potremmo parlare del tempo,
approfondire il tema e descrivere nei dettagli
il clima di ieri e quello di oggi,
ovviamente lamentandocene.
Cosi’ facendo affronteremmo un argomento ovvio per gli inglesi
ma inconsueto per noi, soprattutto di questi tempi:
saremmo, come si suol dire, originali.
Un’altra idea potrebbe essere parlare di qualche malanno lieve
Che probabilmente ci affligge da anni.
Oppure del Governo.
Forza amici, i luoghi comuni sono tanti
ed è divenuto cosi’ insolito farne argomenti di conversazione….
Non facciamoceli mancare:
probabilmente sono anche terapeutici.
Perché questo virus che non voglio nominare
Ci è entrato dentro anche senza contagiarci,
ci ha cambiato le vite, ci ha stravolto l’umore.
C’è chi dice che ne usciremo tutti migliori. Chissà.
Intanto Siria, Turchia,Libia etc. stanno mettendo alla prova l’umanità
fino a far dubitare che questa sia davvero l’umanità.
E Paideia?
Per due settimane siamo stati in attesa di sapere
se gli incontri ci sarebbero stati,
adesso attendiamo rassegnati la “data da definirsi”.
Mi mancate tutti,
ma sono certa che presto ci rivedremo
perché noi tutti uniti
siamo piu’ forti di un virus innominabile.
O no?
Mariarosa Adani