Il bisogno di certezza
Molto dipende da cosa cerchiamo. Se cerchiamo certezze o cerchiamo verità. Non è lo stesso cercare e naturalmente non è lo stesso trovare.
Cercando certezze siamo sovente guidati dalla fragilità, dalla debolezza. Perché la certezza ripara e protegge uno stato di vulnerabilità che si sta vivendo. La certezza è rassicurante, interrompe il dubbio e la relazione impegnativa con l’opposto della certezza, l’incertezza. Tanto più si è deboli, fragili, sottomessi, impotenti, indifesi maggiore è la lusinga e il soccorso della certezza. E’ un bisogno psicologico fondamentale l’avere nelle proprie mani la vita che si vive. Senza la percezione di essere padroni di ciò che si vive si precipita in uno stato di ansia, di panico, di frustrazione o di smarrimento insostenibile. Meno si è padroni della propria vita maggiore è il bisogno rassicurante di possedere certezze. Saldi appoggi su cui sentirsi al sicuro.
La forza del dubbio
Occorrono al contrario buone dotazioni di benessere psicologico e esistenziale per preferire la ricerca della verità, che richiede necessariamente un costante pensiero dubitante sulle convinzioni a cui si giunge. Poiché più si cerca la verità avvalendosi del dubbio (che è poi il modo con cui se ne intraprende la ricerca) più la verità si allontana e si espande la estensione del dubbio. E’ la frequentazione della complessità, dell’analisi e dello studio che produce un’erosione delle certezze e l’avvento del dubbio e dell’interrogativo.
Gian Maria Zapelli