MARIA GRAZIA LOSI
E’ dai primi di settembre, dopo che il marito Giancarlo, per noi “Nino”, ci aveva annunciato la morte di Maria Grazia Losi avvenuta il 30 agosto, che cerco di scrivere qualcosa sul significato che ha avuto per noi di Psiche Lombardia, e per me personalmente, la sua presenza discreta, attenta, colta, umile, puntuale, empatica, competente, affidabile,… e che cosa significa adesso non averla più: è proprio questo che faccio fatica a scrivere.
Era una persona curiosa, amava le buone letture (i figli la ricordano seduta sul divano, sempre con un libro tra le mani), la buona musica, i viaggi (l’ultimo in Sudafrica questa primavera; è arrivata da lei, ormai molto tempo fa, la poesia di Gio Evan “Viaggiate” pubblicata sul Blog del nostro sito), sempre pronta ad ascoltare, capire, imparare. Io la cercavo per chiarire i miei dubbi che nascevano frequentando i nostri gruppi di terapia, per controllare la mia irruenza che confrontavo e temperavo con la sua prudenza, sapevo che lei affermava certezze solo se era sicura di aver approfondito la materia da un punto di vista scientifico, o di aver sperimentato personalmente un metodo di cura. Farò il possibile perché questa ricchezza non vada perduta e promuoverò nell’associazione le sue idee e tutto quanto ho imparato da lei.
Ci raccontavamo dei nostri viaggi, dei nostri figli, delle nostre vicende personali, cercavamo le occasioni per vederci e chiacchierare.
Cara amica, ci manchi molto, i numerosi messaggi e le telefonate ricevute testimoniano lo sgomento e il dolore per la tua perdita, ti rimpiangeremo con tanto affetto e con malinconica dolcezza.
Maria Luisa Rainer