Ho pensato di rivolgere un pensiero alla mia città afflitta da questa terribile epidemia, riscoprendo una bellissima poesia di Alda Merini, “Per Milano”, versi che rileggiamo in attesa di poter tornare a passeggiare lungo i Navigli, quando tutto sarà finito.
Non è che dalle cuspidi amorose
crescano i mutamenti della carne,
Milano benedetta
Donna altera e sanguigna
con due mammelle amorose
pronte a sfamare i popoli del mondo,
Milano dagli irti colli
che ha veduto qui
crescere il mio amore
che ora è defunto.
Milano dai vorticosi pensieri
dove le mille allegrie
muoiono piangenti sul Naviglio.